Gentiloni, le destre e il fuoco amico: tutti i fronti di un premier attaccato da sinistra e da destra. Giorni fa,nelll'intervista al TG1, il premier ha mostrato la sua forza ma anche la sua debolezza. E ha parlato per l'autunno: “Bene Minniti e bene i dati economici. Ora si tratta di trasformare la crescita in benefici concreti per lavoro e famiglie”
Per uno che fa dell’ understatement la cifra del mandato – fatti e poche parole – e che in otto mesi ha rilasciato una sola intervista, parlare al TG1 delle venti equivale ad un messaggio che va molto oltre le parole dette. Che pure sono importanti. Paolo Gentiloni sceglie i microfoni del Tg1 per numerosi motivi: cercare di mettere ordine nella squadra di governo dopo le tensioni sulle Ong e la diversità di opinioni tra i ministri Minniti e Delrio; rassicurare le istituzioni, dal presidente Sergio Mattarella alla Bce; tenere a bada gli sciacalli di casa che sentono odore di crisi; e gli sciacalli di fuori casa che ugualmente scommettono su logoramento lento dell’esecutivo del premier per affondarlo durante la complessa sessione autunnale di bilancio. Aver fatto quell’intervista non è stato un segnale di debolezza. Ma neppure di forza. Significa che il premier è consapevole che il suo governo è appeso giorno dopo giorno ad un numero infinito di variabili. Quasi nessuna controllabil...