Le tribù, i trafficanti e la rivalità tra i due leader Serraj e Haftar: tutte le insidie della missione italiana in Libia. Cruciale il passaggio sulle regole d'ingaggio: le nostre navi potranno sparare se aggrediti. Gentiloni: "Questo è un passaggio fondamentale per stabilizzare il traffico dei migranti" *
Il Presidente francese è il convitato di pietra nella riunione del Consiglio dei ministri. Non viene mai nominato ma è chiaro che è con lui che andrebbero scambiati un paio di concetti , e con il suo uomo di riferimento in Libia, il generale Haftar . Non c’è tempo, ora. Paolo Gentiloni deve a ndare avanti lungo la strada segnata che passa anche, soprattutto, da Tripoli e da Serraj . Così, invece che discutere su Macron , il ministro Marco Minniti legge ad alta voce la lettera appena arrivat a dal governo di unità nazionale libico guidato da al- Serraj . “Chiediamo formalmente all’Italia – dice il ministro dell’Interno leggendo la missiva arrivata da Tripoli - un sostegno tecnico, logistico e operativo, per aiutare la Libia nella lotta al traffico degli esseri umani e salvare i migranti". Fin qui, si può dire che lo sapevamo già. E’ il passaggio dopo che cambia...